A notte quieta,
fra l’odorosa siepe di lavanda
fermo, attento e nascosto,
il piccolo cuore amico m’aspettava.
Saltellando e volando lesto
di ramo in ramo tra il fico ed il pesco,
l’odo gorgheggiare nell’ oscurità.
Leggero alla fraterna mano posare
e le donate briciole di pane beccare in rapidità.”